1860: la verità. Da centinaia di documenti inediti, i «veri come e perché» dell’impresa garibaldina e dell’Unità d’Italia, di Antonio Formicola, Claudio Romano, Apeiron Edizioni, 2022.

1860: la verità. Da centinaia di documenti inediti, i «veri come e perché» dell’impresa garibaldina e dell’Unità d’Italia, di Antonio Formicola, Claudio Romano, Apeiron Edizioni, 2022.

di Maurizio Vitiello

Libro interessante con molte attendibilità.

Leggendo i documenti originali riportati fedelmente in questo libro, si potranno conoscere “i veri come e perché” dell’impresa garibaldina e dell’Unità d’Italia e si scopriranno circostanze, fatti e retroscena, che mai nessuno ha neanche lontanamente ipotizzato.

I famosi “mille” non erano “mille” …; in realtà i garibaldini che, in poco più di 3 mesi, sbarcarono in Sicilia furono oltre 45.000.

Le armi furono acquistate a Marsiglia, con cambiali firmate da Cavour.

Queste sono solo alcune delle tante “verità documentate” contenute in questo libro.

Quelle che si troveranno qui non sono “tutte” le verità relative a questa vicenda, ma certamente tutte quelle riportate sono desunte da documenti d’epoca e quindi non possono essere smentite.

“La Storia la scrivono i vincitori, ma la Vera Storia la raccontano i documenti”. Con l’obiettivo di ricercare i veri “come e perché” dell’impresa garibaldina e dell’Unità d’Italia, nasce “1860: La Verità”, il libro di Antonio Formicola e Claudio Romano, presentato più volte in varie manifestazioni.

Esce una verità derivante da oltre 40anni di approfondita ricerca, in modo particolare presso l’Archivio di Stato di Napoli, che ha portato alla consultazione di circa 200.000 documenti risalenti al periodo compreso tra il 1859 e il 1863 e riferiti al Regno delle Due Sicilie, ben diversa dalla “narrazione classica” studiata a scuola sui libri di storia. 

Dalla ricerca sono infatti emerse centinaia di missive, telegrammi, dispacci e altro materiale in gran parte inedito, che illustrano senza possibilità di equivoci i “veri” antefatti, eventi, decisioni, retroscena, collegati all’impresa garibaldina e alla conseguente Unità d’Italia.

Formicola e Romano, in questo loro lavoro, hanno inteso separare in modo netto e perentorio la narrazione dei “fatti” dal loro commento.

Dopo una breve presentazione nella quale spiegano la genesi di questo volume, hanno inserito un’esaustiva introduzione con cui illustrano la situazione internazionale dove maturò l’intera vicenda, partendo dalla fine del Congresso di Vienna, fino alla salita di Francesco II. 

Il “corpo” del libro è costituito da circa 500 documenti d’epoca che, messi semplicemente in ordine cronologico ed il cui testo è stato riportato fedelmente, nonché contraddistinto dalla relativa nota archivistica, finiscono con l’essere, una sorta di “diario scritto a più mani”, che descrive non solo la cronaca degli avvenimenti, che precedettero e costituirono quel complesso di eventi noto a tutti come “Unità d’Italia”.

Fondamentalmente, illustra anche le motivazioni politiche, le strategie militari e i rapporti diplomatici tra le varie nazioni che ebbero un ruolo in questa vicenda.

I due autori hanno espresso delle “considerazioni finali” nelle quali hanno evidenziato diciotto elementi di particolare rilievo che scaturiscono dalla lettura dei documenti riportati.  

C’è la dimostrazione che i “mille non erano mille”, bensì quasi 45.000, a cui si aggiunsero migliaia di siciliani, che scelsero di combattere coi garibaldini e che spiega come e perché ebbero la meglio sull’esercito borbonico, forte di circa 35.000 effettivi in Sicilia.

Francesco II era informato della preparazione e della partenza della spedizione garibaldina dal suo capacissimo “servizio segreto”, però attuò contromisure militari e diplomatiche inefficaci e strategicamente sbagliate.

Le armi borboniche erano insufficienti e tecnologicamente vecchie, mentre le “camice rosse” erano dotate di armi modernissime e molto performanti.

Altro motivo, non di poco conto, fu la raccolta e gestione dei flussi finanziari che costituirono la base dell’impresa militare col il ruolo sostanziale di Giuseppe Garibaldi, vero “promoter” della raccolta fondi in tutto il mondo.

Anche la Banca Brambilla di Milano fu da collettore del flusso finanziario.

 

Dettagli

Autore: Antonio Formicola, Claudio Romano

Editore: Apeiron Edizioni

Anno edizione: 2022

In commercio dal: 31 ottobre 2022

Pagine: 285 p., ill. , Brossura

EAN: 9788896884942

 

 

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