RIVINCITA E NUMBER ONE

RIVINCITA E NUMBER ONE

Di Luciano Scateni

San Francisco, Laver Cup: il titolo della stampa sportiva:” Doccia fredda a sorpresa”. Succede, alleluia, il ‘tosto Alcazar non è un superuomo ed esce con le ossa rotte dalla sfida con l’americano Friz, sconfitto in soli due set, ma i quotidiani sportivi e non dicono di lui “È imbattibile, altro che l’italiano Sinner”. Con il cuore a pezzi, status paragonabile alla depressione per una sconfitta di Juve, Milan, Inter, la cronaca del giornalismo di settore, sbilanciata a favore dello sport da Roma in su, è costretto a raccontare il parziale default dello spagnolo erede di Nadal che di recente ha sconfitto Jannik in serata “no”. A ‘mortificare’ Carlos è il simpatico ragazzone americane Friz, numero 5 del mondo. In margine all’evento che potrebbe riconsegnare a Sinner lo scettro di number one of the world, il doppio e ‘lezioso’ mutamento del nero scalpo di Alcaraz. Agli open di New York, testa rasata a zero, a San Francisco chioma ossigenata e se non convince la trasformazione estetica dei calciatori di pelle nera, che tingono la testa di biondo, come provocazione contro i cori razzisti, non si capisce proprio la scelta vezzosa del rude spagnolo. E comunque: la sconfitta di Alcazar, subita da Friz, suggerisce a Sinner, campione italiano (!) amato da tutto il mondo perché bella persona oltre che per il talento tennistico, di affrontare l’imminente retour match con lo spagnolo al massimo della concentrazione e della forma atletica. Jannik è a Pechino, accolto con molto calore dagli appassionati cinesi. Fra tre giorni è prevista la nuova sfida con il rivale spagnolo.

A PROPOSITO DI STAMPA SPORTIVA e dell’assodato amichettismo con il calcio del nord, sono innumerevoli gli arbitraggi ‘contro’ gli azzurri passati sotto silenzio e altrettanti quelli ‘benevoli’ nei confronti delle big sull’asse geografico Milano-Torino. Ma guai se si ritiene che presunti errori arbitrali lo danneggino. Il caso di ieri, denunciato dalla super tutelata Juventus. Fiumi d’inchiostro sull’indignazione del tecnico bianconero, analisi al microscopio di ogni frem delle azioni controverse e ‘dulcis in fundo’, in anticipo sulla sentenza dell’indagine, la soddisfatta certezza dei resocontisti che l’arbitro sarà punito con la retrocessione a fischietto della serie B. È uno di molti casi del perché ‘due misure-duem misure. Qualche timida riga di protesta, nessun provvedimento per l’arbitro di Manchester City-Napoli che non ha fischiato un fallo su Beukema precedente il gol di Haaland, che era da annullare.

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