di  Luciano Scateni
âEgo te absolvo a peccatis tuis in nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. Amenâ
Ă difficile ripescare nella memoria il tempo ormai lontanissimo dellâultima confessione, di domande imbarazzanti, del tipo âTi tocchi…e quante volte…a che pensi mentre ti tocchi?â, âconditeâ di dettagli eccitanti per il don…di turno, concluse, con un biascicato probabilmente e insoddisfatto âte absolvoâ. Era il tempo di magra postbellico, placare la fame di ragazzetto denutrito, magro come unâalice, ammetteva non pochi sacrifici. E cosĂŹ non si sfuggiva a don…, che sulla soglia della Chiesa da cui si accedeva attraversato il cortile adiacente consegnava ai ragazzi un piccolo tagliando con la data della domenica in corso, password indispensabile per dimostrare di aver assistito alla messa, condizione unica per ricevere in uscita dalla chiesa una ârosettaâ di pane farcita con cioccolata. Non il peggio. Durante lâattesa finale del torneo di calcio Milanboys-Internapoli, allo scoccare dellâora programmata per lâAngelus, il prete custode sbarrava ogni via di fuga dei âmiscredentiâ e lâacceso derby subiva lo stop di una ventina di minuti.
Una dopo lâaltra, varianti del pensiero in antitesi con lâirragionevole prolissitĂ di dogmi, âmiracoliâ di santi e madonne, di Cristi in croce, piangenti sangue o presunte lacrime, con le stimmate di padre Pio, il culto di Lourdes, Fatima, della madonna Medjugorje che incontra per appuntamento poveri cristi e confida loro messaggi celesti per lâumanitĂ .
Che affinitĂ con la confessione? Che valore avrebbe per la salvezza dellâanima, il âte assolvoâ di un prete se non impersonasse il dono di figlio benemerito di GesĂš legittimato dalla dottrina del âè cosĂŹ e bastaâ. In scala crescente o decrescente cosa assolvono le dieci, venti o cinquanta Ave Maria della penitenza che conclude il dialogo spirituale con il confessando? Il tot di preghiere riparatrici include con graduale proporzionalitĂ il discolo che ruba un ovetto Kinder al supermercato e chi stupra una giovane donna indifesa, il nazista gasificatore di deportati nei lager e chi non paga una multa per divieto di sosta? Quanto è popolata la comunitĂ dei fedeli che si stimano cittadini del paradiso per aver âinformatoâ il confessore di peccati âvenialiâ e âmortaliâ da cancellare con un purificatore âego te absolvoâ? Come legittimare un loro identico post mortem con la specchiata umanitĂ di esseri umani con la coscienza in ordina e la fedina penale immacolata, testimoni dellâimmenso valore di una vita spesa in generoso altruismo? Uomini e donne in piena luciditĂ , a un niente dalla morte, sono insieme confessori e confessandi, credenti e miscredenti. Attraversano senza dover affaticare la memoria il tempo della loro vita. Forse solo in quei momenti di autocoscienza, si profila il proprio vissuto in sequenze rapidissime. Lâesito del remake, racconta chi ha assistito a lucide agonie, parla di morti rabbiose e morti in totale serenitĂ . Per i peccatori seriali non câè una tonaca che cancelli i rimorsi per il malfatto e la via del paradiso sembra impervia, oltre lâimpercorribilitĂ . Ego te (non) absolvo a peccatis tuis…Amen.
Non succede alla folta schiera di politici che godono di immunitĂ di fatto, infischiandosene delle leggi e, costretti ad ammettere reati di corruzione o collusione con la criminalitĂ , con l’aiuto di studi legali strapagati riescono sempre a farla franca. Solo per fare un caso di lampante chiarezza i 36 processi a carico di Berlusconi (una sola condanna), nonostante le confessioni pubbliche di testimoni credibili, a conferma della extralegge del citato “ego te absolvo”.
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