CORRUPTION IN ITALY
Di luciano Scateni
Diciamolo, ci siamo ingenuamente augurati che ‘Mani pulite’ abbia inferto un colpo mortale alla diffusa corruzione del nostro Paese e così ci siamo ritrovati nel pieno della cosiddetta Terza Repubblica con più corrotti di sempre, con nuove e più invasive forme di penetrazione, con l’aggravante della permeabilità alle mafie in ogni ganglio dell’economia. Per sanare il devastante trend di corrotti e corruttori non è stato ancora scoperto il vaccino che stronchi la pandemia, la contiguità tra chi ottiene con una lauta mancia di accelerare una pratica o favorire assunzioni in posti di lavoro e chi si assicura appalti e subappalti con tangenti milionarie. Il tema, per non irregimentarlo nel perimetro geopolitico italiano, è del mondo intero. Per non andare troppo lontano coinvolge l’Ucraina, che aiutiamo a difendersi dall’aggressione della Russia, di suo più corrotta dell’Ucraina. Transparency International, organizzazione no profit, che si propone di combattere la corruzione, ha stilato una credibile classifica e la Russia risulta tra i paesi più corrotti al mondo, accanto all’Honduras, alla Guyana. E non è da sottovalutare la destra israeliana di Netanyau, altro esponente della corruzione istituzionale. L’Italia staziona al posto numero 42 nella classifica dei 180 Paesi del mondo contaminati dalla corruzione e al diciassettesimo (ultima del G7) tra i membri dell’Unione Europea. A cosa si deve queta deprimente graduatoria? Ci sono questioni che incidono negativamente sulla capacità del nostro sistema di prevenzione della corruzione nel settore pubblico, carenze normative che regolano il tema del conflitto di interessi nei rapporti tra pubblico e privato, la mancanza di una disciplina in materia di lobbying, la recente sospensione del registro per arginare il fenomeno dell’antiriciclaggio. I Paesi meno corrotti: Danimarca, Finlandia, Nuova Zelanda, Norvegia, Singapore, Svezia; Svizzera; Paesi basi, Lussemburgo; Germania. I più corrotti: Somalia; Venezuela; Siria; Sud Sudan; Yemen; Corea del Nord; Nicaragua; Haiti; Guinea Equatoriale; Turkmenistan. E le città, dove si vive meglio o peggio? Le 10 con il segno più: Zurigo (Svizzera), Copenaghen (Danimarca, Groninga (Paesi Bassi), Danzica (Polonia), Lipsia (Germania), Stoccolma (Svezia); Ginevra (Svizzera) Rostock (Germania). La medaglia nera l’indossa Palermo con il gradimento più basso della Ue. I motivi sono diversi (lavoro, trasporti, all’amministrazione locale). Palermo è in ‘buona compagnia’ con Roma e Napoli.