Diario di lavoro – L’assegno di invalidità

etnopsichiatria

di Annamaria Medugno, neuropsichiatra.

Racconto di Natale 2021.
Signora di 52 anni, depressa, piange tutto il tempo della visita. Sente un vuoto incolmabile, nove mesi fa ha perso il suo adorato marito, 54 anni: diabetico da vent'anni, due infarti miocardici e un infarto renale fatale.
“Signora, lei lavora?”
“No, sono casalinga”
“E percepisce la pensione di suo marito?”
“No, mi aiutano i miei figli, mia figlia sposata lavora le scarpe (al nero), mio figlio è emigrato al nord, fa il cuoco… Mio marito per la malattia negli ultimi anni non riusciva più a lavorare. Aveva fatto la domanda per l'invalidità, ma l'Inps non gliel'aveva riconosciuta…”
“E non aveva fatto ricorso?” “Sì, ma il Ctu gli aveva riconosciuto il 73%, dovevamo rifare la domanda, ma due mesi dopo è morto…”

P.S. Si ha diritto all'assegno di invalidità con il 74%. Ctu, ma cos'hai, una pietra al posto del cuore?…

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