Solidarietà e vicinanza a Sigfrido Ranucci, vittima di un vile attentato.
Di Mimmo Condurro, Presidente Associazione Nazionale Sociologi – Dipartimento Campania
Il 16 ottobre un ordigno ha fatto esplodere le auto di Sigfrido Ranucci e della figlia davanti all’abitazione del giornalista nei pressi di Pomezia, e ieri il giornalista è intervenuto in un seminario al Parlamento europeo di Strasburgo, in occasione del premio giornalistico dedicato alla reporter maltese Daphne Caruana Galizia, denunciando un problema “ormai a livello mondiale”, ossia quello degli attacchi al diritto di informazione: “Senza informazione consapevole non si possono fare scelte indirizzate al bene comune”, ha affermato il giornalista italiano.
Nel rammentare la pessima posizione dell’Italia nella classifica dell’indice di libertà di stampa anche nel 2025 (49° posto, peggiorando il 2024!) Ans Campania ricorda altresì, in questo caso con estremo orgoglio, che il 30 marzo 2023, presso la Sala Caduti di Nassiryia del Consiglio Regionale della Campania, in qualità di membro della Commissione anticamorra e beni confiscati della regione, nell’ambito del premio “Le sociologie per il giornalismo investigativo e sociale” ispirato ad E. Park, aveva già esaltato il professionista instancabile e di valore assoluto, Sigfrido Ranucci, testimoniando in maniera diretta e partecipata la competenza della materia sociologica nel prevenire e combattere i fenomeni di violenza e criminalità legati anche al mondo dell’informazione.
Mai come in questo momento storico quindi, Ans Campania è al fianco della categoria dei giornalisti italiani (“siamo il primo Paese in Europa per giornalisti minacciati: 516 nel 2024, oltre 7.500 dal 2006; nei primi sei mesi di quest’anno gli episodi sono già aumentati del 76 per cento; oggi 29 cronisti vivono sotto scorta”. S. Ruotolo) ed esprime assieme a tutti i suoi associati la più profonda e condivisa vicinanza umana e solidarietà professionale al “nostro” premiato Ranucci, vittima di un attentato tanto grave quanto vile, che prova a colpire uomini di valore indiscusso per abbattere quegli ideali di giustizia e libertà che sono alla base del vivere civile e democratico.

