Il vero ritratto di Dante immateriale
Di Pasquale Martucci
Gaetano Barbella invia uno scritto (che pubblico di seguito) in cui considera la figura di Dante Alighieri attraverso una “nuova immaterialità”. L’immateriale (senza materiale) è l’antitesi di materia, sostanza; è anche l’ingegno, la capacità e l’abilità di una persona; “l’immateriale deve poter vivere nella materialità”.
La mente umana non ha mai cessato di vedere ricostituito, ma erroneamente, nella carne terrena l’ideale “Regno” lasciato intravedere da Gesù attraverso gli evangeli.
Un ideale Re per raddrizzare le vie contorte dell’opera umana insana, come fu per il sommo poeta Dante Alighieri, con l’immaginario «Veltro», un essere umano quasi trascendentale.
Virgilio dichiara che la lupa-cupidigia continuerà a regnare fra gli uomini fino all’avvento del Veltro, un provvidenziale liberatore……………………………………………………….