MONZA  2 NAPOLI 4: DUE TEMPI, DUE NAPOLI

MONZA  2 NAPOLI 4: DUE TEMPI, DUE NAPOLI

Di Luciano Scateni

Chi l’avrebbe mai immaginato? Il Napoli teme anche il Monza. Eppure, è così per i campioni d’Italia finiti nel marasma totale, frustrati per le delusioni del presente e di un futuro carico di nuvole minacciose e che non affrontano la trasferta lombarda con la tranquillità dei più forti. I tifosi, riconosciuti Pm del calcio, hanno condannato con potenti bordate di fischi lo 0 a 3 subito al Maradona Stadio dai bergamaschi dell’Atalanta, ultima umiliazione degli azzurri di questo balordo campionato. Nella bocciatura hanno incluso il disorientato e disorientante De Lau, gli evidenti limiti di professionalità di alcuni azzurri, svogliati, remissivi in più occasioni e gli attori della tragicommedia Spalletti-Garcia-Mazzarri-Calzona, quest’ultimo ‘servo di due padroni’, richiamato alla vigilia di Napoli Atalanta dalla Slovacchia, perché ct in carica. Sub iudicio anche parte della stampa napoletana condizionata dal fanatismo di un anacronistico ‘forza Napoli sempre’, captatio benevolentiae di alcune redazioni più di tifosi che in sintonia con la realtà. C’è questo a un niente dal “Pronti via” dell’arbitro romano Doveri, al Var c’è il collega Marini: u-Power Stadium, ex brianteo, presenti tremila eroici tifosi del Napoli e sperare non costa niente. Ngonge manda Politano in panchina, c’è anche Zielinski dato in partenza a fine campionato. Palladino lamenta l’assenza di capitan Pessina, squalificato.  Al nono minuto, dopo un buon inizio degli azzurri, l’ex Zerbin punisce il Napoli. Vola a sinistra, cross perfetto per la testa di Djuric ed è 1 a 0 per i brianzoli. Accade nel momento migliore degli azzurri. Napoli in partita e il punteggio richiede extra energie. Di Lorenzo sfiora il gol con una conclusione in mischia, pallone oltre la traversa, al minuto 17. Ci prova Ngonge, devia Gagliardini, angolo. Non è la prima volta che il Napoli subisce il gol nella fase iniziale della partita. Cambio di Palladino: Dany Mota non ce la fa e gli subentra Maldini, figlio d’arte. Si propone il problema del difensore centrale degli azzurri dopo l’esodo di Koulibaly e Kim. Il Napoli continua a fare la partita, ma gli fa difetto la concretezza. Il Monza difende con ordine, perfino con Djuric. Prova a concludere Kvara, si oppone il muro difensivo brianzolo. Punizione da posizione interessante per fallo sul georgiano di Zerbin, molto intraprendente. Minuto 33, esito negativo.  Pressing alto degli azzurri, spesso con dieci undicesimi nella metà campo monzese. Su Osimhen anche tre difensori, marcature asfissianti. Molte interruzioni e probabilmente molti minuti di recupero mentre ci si avvia al 45esimo. Con tre passaggi il Monza arriva al tiro con Maldini. Di Gregorio regala un assist al Napoli, ma il Napoli non ne approfitta. Forse dovrebbe essere consultato il Var per un presunto fallo su Osimhen. Doveri non è di questo avviso. Giallo per Ngonge, trattenuta illegale, fallo tattico. Quinto corner per gli azzurri, allontana Djuric. Nuovo tentativo di Kvara, senza esito. Servire Osimhen è un bel problema e il nigeriano se ne lamenta. Stop, spogliatoi. Fischi dei tifosi napoletani, giustificati. Osimhen e Kvara acciaccati, ce la faranno a continuare? Vediamo. In preallarme Raspadori e Simeone. Oltre al possesso palla degli azzurri cosa (quasi 70%).  E Politano? In campo Osi e Kvara. Centrocampo folto ha programmato Palladino. Subito giallo per Akèapa Akpro. Ngonge spedisce il pallone della punizione alle stelle. Segna Ngonge ma non è gol. Fuori gioco al terzo minuito. Napoli molto più in verticale, come era facile prevedere. Maldini ci prova, pallone alto oltre la traversa, lo imita Colpano. Il mitico  Osimhen sale in cielo con uno stacco aereo imperioso, Gran gol su  assist di Anguissa. 1a. 1 al decimo. E Politano, appena subentrato a Ngonge raddoppia. Sinistro chirurgico. Due gol in due minuti. Nel Monza Ciurria e Bondo per Zerbin e Akpa Akpro. Il tre a uno è di Zielinski, con un capolavoro, pallone nel sette della porta difesa da Di Gregorio. Allora, tuffo vincente di Osuimhen, rasoiata di Politano, gol spettacolare di Zielinski.   Colpi di scena un dopo l’altro: accorcia il Monza con Colpani che servito da Birindelli non perdona. Che partita è diventata rovente: 3 a 2 e giochi riaperti. Minuti 60, 61, 62. E miracolo Raspadori, subentrato a Kvara mette a segno il quarto gol. Il cronometro dice che è il 68esimo. Altro che sterilità. Ora è un Napoli spumeggiante, bello a vedersi. Non sembra vero.  Cajueste per Zielinski. Quasi non c’è abbastanza tempo per raccontare quanto accade nel giro di pochissimi minuti. Iniezioni energetiche negli spogliatoi degli azzurri, vampata di orgoglio? Di tutto un po’. Carboni e Kiriakopulos per Birindelli e Gagliardini. Il Napoli sembra aver ritrovato magicamente autostima e doti tecnico-tattico-atletiche. Mario Rui per Olivera.

Questo Napoli del second time stupisce e sollecita riflessioni sull’altalena di rendimenti con un primo tempo incolore. Per obbligo di lealtà il giudizio sull’intera partita non può prescindere dall’impresa dei quattro gol e di bel gioco. La speranza è che sia il prologo di un buon finale di campionato.          

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