Breve intervista al bravo artista Gianni Rossi

Breve intervista al bravo artista Gianni Rossi

A cura di Maurizio Vitiello

 

È difficile concretizzare opere in diverse discipline operative, oggi?

Ritengo non sia difficile.

Occorre far leva sul proprio estro e sulle proprie inclinazioni artistiche e il risultato viene da sé.

 

Vuoi trasferirti a Roma o a Milano, a Parigi, Londra o NY?

Mi sarebbe piaciuto vivere in una grande metropoli, non fosse altro perché lì l’arte e gli artisti vengono presi nella giusta considerazione.

Ma sono da sempre legato alle mie radici.

 

Quali progetti vorresti sviluppare nel 2024 e dove e con chi?

Il mio obiettivo è riunire sotto l’egida dell’astrazione un bel nugolo di artisti di varia estrazione geografica ed esperienziale, per fornire uno stato dell’arte al passo coi tempi, partendo dalle origini per arrivare a oggi, con lo sguardo rivolto al domani.

 

La stampa nazionale ti ha seguito, ultimamente?

Riscontro con piacere che ogni mia iniziativa artistica, sia personale che collettiva, riceve l’attenzione non scontata degli organi di informazione, che sono di vitale importanza per il percorso di crescita e di affermazione di ogni artista.

 

Hai partecipato a Fiere d’Arte?

A volte sì, ma raramente.

 

Credi che l’arte andrà avanti su altri canoni e codici?

Sono sicurissimo che l’arte vada sempre più verso una svolta radicale in termine di canoni e codici, per restare al passo coi tempi e col mondo circostante.

 

Attualmente, il mercato artistico è florido?

Attualmente, il mercato artistico è purtroppo fermo, tranne che per le grosse firme, grazie alle quali mercanti e gallerie dettano le regole del mercato.

 

Perché l’arte va avanti, nonostante alti livelli epidemici e stati di guerra?

Forse, perché il desiderio di evasione dalla realtà supera le brutture delle guerre.

adminlesociologie

adminlesociologie

Lascia un commento

Questo sito utilizza i cookie e richiede i tuoi dati personali per migliorare la tua esperienza di navigazione.