Poker di donne allo sbando

Poker di donne allo sbando

Di Lucino Scateni

Protagonismo al femminile. Meloni, Santanché. Mussolini, Berlinguer sono attuali asso pigliatutto dell’informazione. “Yo soy Giorgia” urlatrice parlamentare, che avrebbe fatto fortuna al tempo di Gino Latilla, primo a cantare ad altissimi livelli di decibel, è comiziante seriale, in permanente bilico tra pasionaria dell’opposizione e capo della maggioranza di governo, ma ora bersaglio del fuoco amico. Se gioca in casa subisce la contrapposizione interna all’esecutivo sui finanziamenti europei per salvare i membri della Comunità in crisi (Mes) e in trasferta a Bruxelles non le va meglio. Polonia e Ungheria, Paesi destrofili, coinquilini della destra-destra italiana rigettano il suo piano anti-emigranti. E la bugia: la Meloni spaccia per bonus la quattordicesima, prende per i fondelli i pensionati con meno di 1.100 euro lordi. Un consiglio per preservare i timpani ed evitare l’esame dell’udito, l’onere (per gente ricca) di un apparecchio acustico? Tappi nelle orecchie. Perché? La domanda riceve qui risposta immediata. Per evitare le urla scomposte da doppio ko. Di elevata entità è anche la ferita procurata per inedita passione politica da Alessandra Mussolini (toh, chi rivede), relatrice ‘a latere’ dell’emendamento che chiede agli Stati europei di registrare la nascita di bambini a prescindere da come sono stati concepiti, che siano figli di un genitore unico, di una coppia di fatto, di genitori dello stesso sesso. L’iniziativa ha come partner Katarina Barley del partito di sinistra Spd. La Mussolini: “L’utero della donna non è di diritto pubblico è un organo nostro, privato, personale, del nostro corpo. I bambini devono essere difesi da tutto e da tutti”. Più anti-meloniana e antiberlusconiana di così…? Che fine ha fatto la Mussolini neofascista? Ora è favorevole ad adozioni gay e tifa per legge Zan e quando Elly Schlein ha vinto le primarie del Pd, ha speso per lei parole di elogio.

Di segno opposto le bizze di Bianca Berlinguer, sì della figlia di Enrico, la stessa che ha regalato visibilità al filo putiniano Orsini e ha adottato come partner onnipresente in ‘Carta Bianca’ i siparietti del carnevalesco montanaro Corona: addio alla Rai, dicono i rumors e notizia ‘bomba’ è in arrivo l’esodo in casa Mediaset (Rete 4?), approfittando dell’assenza in terra del padre che l’avrebbe disconosciuta, indignato anche per l’infausto caso dell’altra figlia Laura, giornalista del Tg berlusconiano “Studio Aperto’. La decisione della Berlinguer ha un precedente non meno ‘scandaloso’, è paragonabile all’approdo su Italia Uno di Michele Santoro negli anni Novanta”.

Divagazione. Timperi, a “Uno Mattina Estate”: “Aumentano le donne anziane che vivono da sole”. Il suo ospite, il sociologo De Masi: “Le donne campano quattro anni più dei maschi, ma sembra quasi che lo sfruttamento faccia bene alla salute” e se la ride dopo la battuta choc. Poteva mancare all’appello la signora Garnero in arte Santanché? Ella va a e viene in tutte le odiose varianti della destra: Alleanza Nazionale, Destra di Storace, Movimento per l’Italia, Forza Italia, Fratelli d’Italia. Il fraterno amico La Russa convince la scettica Meloni a premiarla con il ministero del turismo. Ella trova il tempo per proporre il flop milionario della campagna promozionale dell’Italia nel mondo e contestatissima trasforma la Venere di Botticelli in icona come influencer. Ne combina di tutti i colori nel ruolo di imprenditrice, finisce nel mirino della magistratura e delle opposizioni che pretendono le dimissioni. Giorni di sconcerto per chi crede nel femminismo.

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