Meglio perderli

Meglio perderli

Di Luciano Scateni

Ciao, ciao. “Addio mia bella signora, lasciamoci così senza rancor” (Claudio Villa). Indispettito per la mancata ospitalità del porticciolo di Mergellina, messieur Bernard Arnault, secondo uomo più ricco del mondo, proprietario di Dior, Bulgari, Fendi, Tiffany, Moet Chandon, Luis Vuitton, Givenchy, Veve Clicquot, eccetera. eccetera, ha gettato l’ancora del Simphony, yacht di oltre cento metri, in prossimità di Castel dell’Ovo. Disagi nello scendere a terra, nella Napoli delle infinite meraviglie? Certo che no, il Simphony è dotato di ogni comfort, perfino di un eliporto. Di che parliamo? Di una ‘barca’ che ha alleggerito (per modo di dire) la cassaforte del nababbo francese di 300 milioni di dollari (ma non il più costoso del mondo, perché il tedesco Lürssen Dilbar, è costato più del doppio, 800 milioni di dollari). Il panfilo di Arnault, ovviamente, batte bandiera delle isole Cayman, noto paradiso fiscale. Offre ospitalità diurna e notturna con otto lussuose cabine (suite master, cabina Vip, sei standard), e ha 12 stanze per il personale di bordo (27 persone). È dotato di piscina con annessa cascata, due cinema, spa, beach club, palestra, biblioteca, bar, eliporto e un campetto da golf. Esplode la polemica: “Gli è stato vietato di attraccare a Mergellina. Portavoce della protesta è tale Martusciello, fedelissimo berlusconiano. Accusa Napoli, il suo porto turistico inadeguato, ‘succursale di quello di Salerno, contesta il divieto di accogliere il Simphony. Risponde la capitaneria di porto. “Non abbiamo ricevuto alcuna richiesta di accosto dal Simphony. In ogni caso, far ormeggiare mega yacht giusto nelle vicinanze del fanale rosso dell’approdo di Mergellina, avrebbe l’effetto di oscurare per chi viene dal mare la visibilità del fanale verde e di creare difficoltà alle unità in uscita a causa della visibilità impedita dalla nave ormeggiata. È difficile pensare che proprietari di grandi unità siano attratti dalla precarietà dell’ormeggio e delle sue condizioni con il rischio di essere vittime di collisioni o causa involontaria di altri incidenti. Un ormeggio di qualità, sottolinea la Capitaneria di Porto, deve essere sicuro nel rispetto delle regole, ogni diverso interesse passa in secondo ordine. Altre valutazioni rischiano di dare voce, anche se involontariamente, a questioni non proprio di interesse generale e forse un po’ meno ai principi di legalità di cui la sicurezza, in questo caso, rappresenta un caposaldo.  Non è questo che cercano i nomi importanti e anche la gente comune”.  La Capitaneria, se interessata, avrebbe individuato un ormeggio anche nel porto di Napoli, nel rispetto di tutti i canoni di sicurezza”.

Insomma, la polemica di messiuer Arnault è fondata sul nulla, o quasi, sull’abitudine dei Paperon dei Paperoni di essere servito e riverito, a prescindere. Che poi si possa migliorare il modello di approdo urbano di Mergellina è richiesta legittima, ma indipendente dai lamenti di Simphony e simili insulti alla povertà.

Anna e la figlia Carmela, a sua volta madre, anche oggi non avrebbero nulla da mettere in tavola per pranzo e cena e sarebbe un nuovo digiuno senza la busta di alimenti della Caritas. Con i 300 milioni del Simphony quante Anna, Carmela, Assunta potrebbero sfamare Giuseppe, Ciro, Domenico, Antonietta…?

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