Vedi, vidi e non vinci

Vedi, vidi e non vinci

di Luciano Scateni

Napoletani, ma anche partenopei che vivono all’estero, in tutto il Vecchio Continente e oltreoceano, tornati nella città natìa lamentano cocente delusione, malcontento, un pizzico di rabbia: il Napoli delle meraviglie ha spento il fuoco vulcanico del popolo più allegramente festaiolo del mondo con una prova opaca, da quadra in disarmo per eccesso di appagamento e stanchezza (difetti di preparazione atletica?) Alla Salernitana, che naviga nel mare periglioso della classifica a rischio retrocessione, è bastato studiare con diligenza il sistema ‘arroccamento difensivo catenacciaro’, inventato da avversarie degli azzurri modeste o di primo piano e aggiungere il decisivo accessorio del raddoppio di marcatura sul tandem Osimhen-Kvaratskhelia, la coppia gol degli azzurri. Il resto era affidato alla dea fortuna, alla speranza in un vuoto di attenzione difensiva del Napoli, (c’è stato, il gol di Dia), per ottenere il massimo risultato, nella circostanza il pareggio, preziosissimo per la classifica.  L’effetto? Spalletti si è detto dispiaciuto e ottimista (?): “Il rinvio della festa scudetto, una volta assorbito il rammarico, farà crescere la voglia del rito celebrativo”. L’idea, con chiaro obiettivo di distrarre dall’amarezza per il passo falso di ieri, scontenta soprattutto le migliaia di napoletani residenti al nord e in Europa, arrivati in città per esserci alla grande festa scudetto, impossibiliti a rimanere fino a giovedì al post-partita di Udinese (se tutto andrà bene). Consola la fervida fantasia partenopea. Copyright meritatissimo per la creatività dei napoletani. Aggiunge al ‘caffè sospeso’, alla ‘pizza sospesa, il divertente “SCUDETTO SOSPESO”. La Repubblica fa bis con il titolo “CHAMPAGNE SOSPESO”.

Note a margine. Una napoletana doc. con tanto di marito inglese e figli nati nel Sussex, fortemente contagiati dal “Forza Napoli Sempre”, ieri era nel settore ‘Distinti’ dello stadio Maradona con l’intera famiglia, ognuno in maglietta ‘Armani’ del Napoli, bandiera azzurra e ticket acquistati in Inghilterra on line, dal sito ufficiale. Sorpresa: nei posti assegnati sedevano con giusto diritto tifosi in possesso di biglietti e per gli stessi posti!

Prima del calcio di avvio, gli addetti alla spettacolarità della festa avevano predisposto lungo il perimetro del campo i ‘cannoni’ che sparano coriandoli dorati e i supporti per i fuochi d’artificio. Rinviata anche la cena e lo champagne per 350 invitati da De Laurentiis.  Nello stadio e in città straripava l’entusiasmo, spento dall’1 a 1 con la Salernitana e Spalletti si è detto dispiaciuto. Forse dovrebbe spingersi oltre. Cosa gli avrebbe suggerito un buon tattico dopo il gol di Olivera, gol scudetto? Avrebbe protetto la zuccata dell’uruguaiano, puntando su una difesa più ermetica con cambi appropriati. All’opposto, avrebbe accresciuto da subito il potenziale offensivo per profittare dello scoramento dei granata e mettere al sicuro il vantaggio. Avrebbe suggerito a Spalletti di riservare un’intera seduta di allenamento per addestrare gli uomini del centrocampo al tiro dalla distanza, decisivo contro le difese a oltranza e opportuni esercizi di recupero fisico-mentale. Avrebbe chiesto al tecnico il perché del cambio ‘Olivera fuori, Juan Jesus dentro’ che ha destabilizzato la difesa azzurra, di là dalla qualità del brasiliano.

Gentile sindaco Manfredi, la grande delusione non merita il rinvio dei festeggiamenti a giovedì, quando il Napoli sarà in trasferta a Udine. (ipotesi maxischermo nello stadio di Fuorigrotta e anticipo della partita alle 18, Sindaco, fissi la data della ‘Grande Festa’ per domenica 7 maggio, quando il Napoli ospiterà la Fiorentina e lo stadio potrà ridiventare l’epicentro della festa.

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