Elly

Elly

di Luciano Scateni

Nel giorno precedente la pubblicazione sul ‘Fatto Quotidiano’ di un’ignobile caricatura di Elly Schlein, disegnata da tale Federighi, si narra che il direttore, il bello del giornalismo cartaceo, al secolo Marco Travaglio, politologo televisivamente ricercatissimo, non fosse presente in redazione e che dunque non abbia controllato il contenuto del giornale in attesa di stampa. Sarà vero? L’alibi non assolve comunque Travaglio e la sua linea editoriale, se basta l’assenza di un giorno per ritrovarlo a giustificare il becero sgarbo compiuto nei confronti della segretaria del Pd. Altro che “sfortunato incidente”. La didascalia che completa la caricatura dice del padre di Elly, Melvin Schlein “Ebreo e ashkenazita cioè   dell’Europa centro-orientale, (stereotipo medievale antisemita raffigurato con naso adunco o camuso). E allora?

Elly: “Proverrei da una ricca famiglia ebrea? Mio nonno si è spaccato la schiena per dare un futuro migliore ai figli. La mia ricchezza è una fake news. Provengo da una normalissima famiglia borghese”. In questo paese di dementi gossipari, gli attacchi alla Schlein hanno coinciso, non a caso, con i giorni precedenti il voto per le ‘Primarie’ del Pd. Eccediamo da complottismo? Una semplice riflessione lo smentisce. Il quotidiano in questione non fa mistero di porsi come portavoce di 5Stelle a trazione Conte che, in retromarcia secondo i sondaggi, teme a proprio discapito la concorrenza, un balzo in su dei dem guidati dalla Schlein. Cos’altro avrebbe spinto il Fatto Quotidiano a schernire la neosegretaria, il violento attacco antisemita? In parallelo: Vittorio Feltri (come presentarlo, ‘fuori di testa’ per malandata senilità?), socio della satira velenosa sulla Schlein: “Basta guardarla in faccia per capire che è negata…Verrà cacciata a calci nei glutei…La nuova segreteria è attrezzata per sprofondare nel burrone della stoltezza”. Su un muro della destrorsa Viterbo la minacciosa scritta “Schlein la tua faccia è già un macabro destino”. Schlein leader del Pd: paura, eh?  

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