Sociologo del territorio: bilancio a un anno dalla sua istituzione.

Sociologo del territorio: bilancio a un anno dalla sua istituzione.

Di Serena Cirillo

L’ANS (Associazione Nazionale Sociologi) della Campania ha mantenuto le promesse fatte al legislatore: dopo l’approvazione della Legge Regionale del 14 luglio 2023 che ha istituito la figura del sociologo del territorio, grazie ad una sinergia tra associazioni, istituzioni, fondazioni, politica, ha messo in pratica il progetto.

A circa un anno dalla presentazione del provvedimento, avvenuta nella splendida sala “Caduti di Nassirya” della Regione Campania, l’On. Franco Picarone, (Consigliere Regionale e Presidente della Commissione Bilancio) uno dei più autorevoli promotori della Legge, il 16 aprile 2025, nella stessa sala, ha introdotto la tavola rotonda finalizzata a fare il punto della situazione dopo l’introduzione di questa nuova figura professionale. Da sempre attento alle problematiche sociali del territorio, l’On. Picarone ha subito rimarcato che è stato raggiunto un obiettivo molto importante per la Regione Campania, prima in Italia ad aver introdotto il “Sociologo del territorio”. Si tratta di una figura di raccordo tra il cittadino e le istituzioni governative che, immergendosi nelle singole realtà, ha la possibilità di osservare da vicino le problematiche, le situazioni di disagio e le criticità in cui versa una parte della popolazione, e dare dei suggerimenti importanti al legislatore. Intervenendo negli Ambiti territoriali in maniera più capillare, sono stati forniti strumenti ulteriori alle politiche sociali che possono agire in modo mirato. Sorprendenti e positivi i risultati, tanto da stanziare altri 200.000 euro allo scopo di ampliare gli ambiti e, di conseguenza, aumentare il numero dei sociologi che andranno a operarvi. E’ solo l’inizio di un processo “in fieri” oggetto di continuo monitoraggio, in cui la comunicazione ha un ruolo fondamentale.

Questo è il concetto ribadito e ampliato dal prof. D’Ippolito (Direttore Dip. Scienze Politiche – Università Vanvitelli), che ha sottolineato l’importanza di fare rete tra l’Università e le Istituzioni. Ha fatto notare che l’Università si occupa di formazione, ma anche di terza missione, e l’intervento della sociologia “sul campo” può dare un impulso positivo per lo sviluppo della Regione.

La dott.ssa Maria Somma (Direttrice Generale Politiche Sociali – Regione Campania) ha asserito che la Regione ha accolto favorevolmente la nuova legge e ne ha accompagnato l’attuazione. Pur trattandosi di una norma sperimentale, già si è notato un cambio di approccio anche da parte del territorio. Sono state poste le basi per una sinergia tra tutti gli ambiti coinvolti, offendo ai soggetti fragili, abbandonati, agli “ultimi”, un’occasione per cambiare la loro vita. “L’obiettivo della legge è dare risalto a chi non ha voce; – afferma la dott.ssa Somma – gli ultimi devono avere la sensazione di essere finalmente tutelati per potersi fidare e affidare all’intervento sociale”.

A parlare di numeri interviene la dott.ssa Anna Paola Voto, Direttrice Generale dell’IFEL Campania, fondazione che supporta la Regione nell’applicazione della legge sul Sociologo del territorio. In Campania, con 51 ambiti territoriali che racchiudono 550 comuni, e seconda in Italia per numero di abitanti, l’IFEL non solo fa assistenza tecnica mettendo a disposizione personale qualificato, ma attua un continuo monitoraggio per capire dove e come intervenire. Dalle ricerche effettuate è emerso che, oltre all’elevato numero di persone che vivono in condizioni di indigenza, 4700 minori sono stati segnalati alle autorità giudiziarie per casi di devianza giovanile, 105 minori sono attualmente detenuti in istituti penitenziari e più di 2000 non hanno mai frequentato la scuola dell’obbligo. E’ pertanto evidente la necessità di un osservatorio capillare per arginare tali criticità.

Infine, la relazione del dott. Roberto De Vincenzo (Coordinatore Gruppo di Lavoro Sociologi del Territorio) ha dato un taglio pratico alla conferenza spiegando come opera il gruppo di lavoro, amministrando le risorse che erogano servizi sociali secondo le linee guida dettate dalla carta dei servizi. Dopo una ricognizione del territorio, il gruppo di lavoro accoglie le istanze della popolazione tramite gli assistenti sociali e assegna il tipo di intervento necessario, che può agire su famiglie e minori, devianze, dipendenze, violenza e ogni tipo di disagio sociale.  E’ fondamentale il ruolo della comunicazione, perché le segnalazioni possono pervenire anche da singoli cittadini, che devono essere a conoscenza di un organismo che li supporta in caso di necessità.

A conclusione dell’evento il Presidente dell’ANS Campania, dott. Domenico Condurro, si è dichiarato orgoglioso dei risultati finora raggiunti e ottimista sui progressi che l’implementazione della nuova legge porterà per le amministrazioni locali, augurandosi che si diffonda su tutto il territorio nazionale.

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