La dirompente parola della Musica – progetto sonora e l’Affabulazione 2025

La dirompente parola della Musica – progetto sonora e l’Affabulazione 2025

Di Rita Felerico

         Da tempo Progetto Sonora opera in Campania come impresa sociale, dal 1985; sono stati anni di impegno sia nel campo della produzione, distribuzione di musica, spettacolo e teatro musicale, che in quello dell’attività didattica e di divulgazione.   Nato per  far sì che la musica possa  esprimere al meglio il suo linguaggio di formazione,  attraverso progetti, laboratori, percorsi didattici realizzati in collaborazione con Enti ed Associazioni culturali e coordinati dall’esperto Francesco Ruoppolo,  pone cura ed attenzione sia alla propedeutica musicale per l’infanzia che alla preparazione dei docenti orientati al metodo ORFF – Schulwerk che  si avvale per l’apprendimento musicale di più  strumenti oltre la musica : del canto, del movimento, della danza, del gioco.

         Al grande violoncellista Mstislav Rostropovich, premiato in tutto il mondo, famoso per aver suonato sulle macerie del muro di Berlino l’11 novembre del 1989, si riconosceva una grande generosità e prodigalità.  Fondò infatti diverse scuole ed associazioni che avevano come scopo educare i fanciulli e i giovani meno abbienti attraverso la musica: chi studia musica non può non coltivare bellezza, condivisione, ascolto, rispetto dell’Altro, affermava.

         Ed è questo anche il messaggio di Progetto Sonoro che quest’anno ha come tema di approfondimento un particolare periodo della storia musicale napoletana, quello che incrocia due culture, quella angioina e quella aragonese.

          
Affabulazione 2025: Napoli crocevia di culture: dagli Angioini agli Aragonesi, è infatti il titolo, un programma di concerti corredati da una serie di laboratori, quello del musicologo Raffaele Di Mauro, dedicato all’opera di Verdi I vespri siciliani e quello del maestro Giuseppe Galiano, che si concentrerà sulle musiche di Machaut e Dufay con trascrizioni per strumenti moderni.

         Tutto si svolgerà dall’11 ottobre – 8 novembre 2025 presso l’Auditorium della chiesa di Maria Santissima del Buon Rimedio, via Don Dino Puglisi 47, Napoli. L’ingresso è gratuito con prenotazione.

 

Maggiori informazioni nel comunicato seguente.

Affabulazione 2025: “Napoli crocevia di culture: dagli Angioini agli Aragonesi”

11 ottobre – 8 novembre 2025

Auditorium della chiesa di Maria Santissima del Buon Rimedio, via Don Dino Puglisi 47, Napoli

Ingresso gratuito con prenotazione

Info e prenotazioni: 331.8313993 – info@progettosonora.it

Progetto Sonora presenta, nell’ambito del progetto “Affabulazione”, “Napoli crocevia di culture: dagli Angioini agli Aragonesi”. L’iniziativa esplorerà l’affascinante patrimonio musicale della città tra il XIII e il XV secolo, offrendo al pubblico tre concerti e due laboratori esperienziali unici.

La rassegna si propone di valorizzare la ricchezza musicale e culturale di Napoli in un periodo storico cruciale, in cui la città divenne un punto di incontro tra le influenze europee e mediterranee. Con un approccio innovativo, l’evento unisce la ricerca storica e la musica medievale e rinascimentale, mettendo in dialogo giovani musicisti con affermati professionisti per esplorare e riproporre repertori che dal passato approdano alla contemporaneità.

Gli obiettivi principali del progetto sono:

  • Valorizzare il patrimonio musicale storico attraverso l’utilizzo di strumenti sia tradizionali che moderni.
  • Promuovere Napoli come crocevia culturale, evidenziando le influenze francesi, spagnole, fiamminghe e arabe.
  • Coinvolgere le nuove generazioni con percorsi educativi che consentano loro di vivere la musica storica in prima persona.
  • Creare un ponte tra passato e presente, rendendo la musica antica più accessibile e coinvolgente per un pubblico eterogeneo.

“Napoli crocevia di culture” non è una semplice ricostruzione storica, ma un’esperienza viva e dinamica. Attraverso un metodo interdisciplinare e partecipativo, la rassegna restituisce un’immagine di Napoli che racconta la sua identità musicale e storica, in un viaggio tra cultura, arte e memoria collettiva. L’iniziativa punta a far rivivere il patrimonio architettonico e artistico della Napoli angioina e aragonese, raccontandone la trasformazione attraverso la musica.

La rassegna valorizza la contaminazione tra linguaggi musicali diversi, creando un ponte tra passato e presente, musica colta e popolare, strumenti storici e moderni. Non si limita a una riproposizione filologica, ma favorisce il dialogo tra tradizione e innovazione, dimostrando come la musica si evolva attraverso l’incontro tra generi e tradizioni, rendendo vivo il patrimonio musicale di Napoli. L’integrazione tra laboratori esperienziali e concerti propone una inedita fusione tra il repertorio storico e i linguaggi moderni, proiettando Napoli, da “città storica”, a laboratorio culturale in continuo movimento.

Il programma

I Concerti

11 ottobre 2025, ore 20:30 “Antidotum Tarantulae – Danze alla Napolitana” VESUMEUS

Il gruppo Vesumeus (la cantante Giulia Lepore, i mandolinisti Federico Maddaluno ed Eduardo Robbio, il mandoloncellista Oscar Di Lorenzo, l’arpista Tosca Tavaniello ed il contrabbassista Simone de Simone) propone un affascinante viaggio musicale dalle villanelle rinascimentali ai classici della canzone napoletana. L’energia e la passione dei giovani musicisti fondono tradizione e innovazione, alternando strumenti storici e contemporanei per raccontare l’evoluzione della musica partenopea attraverso secoli di storia e tendenze stilistiche che hanno segnato tappe fondamentali della musica europea.

27 ottobre 2025, ore 20:00 “Cantigas, Recercadas & Moresche” DOMENICO LUCIANO & SONORA 4tet – Ensemble Melissa Bassi

Domenico Luciano e il Sonora Sax 4tet (Angela Colucci, Nicola De Giacomo e Luigi Cioffi), insieme all’Ensemble dell’Istituto Melissa Bassi, reinterpretano i repertori di Machaut e Dufay con plettri, corde e fiati. Partendo dalla musica dei due grandi compositori che hanno caratterizzato la Napoli del periodo angioino, il concerto propone in modo innovativo la trasformazione culturale della città nel Medioevo e nel Rinascimento e il recupero odierno di quelle esperienze storiche. La rassegna spazia dalle cantigas medievali alle moresche, alle villanelle napoletane, mostrando come Napoli sia sempre stata punto di fusione tra culture europee e mediterranee.

8 novembre 2025, ore 20:30 “LI JEU DE ROBIN ET DE MARION” Adam de la Halle (fine XIII secolo) Produzione: Centro Studi Adolfo Broegg – Micrologus

Gli attori-cantanti di Micrologus, pionieri nella riscoperta della musica medievale, eseguono “Jeu de Robin et Marion”, un capolavoro del teatro musicale medievale di Adam de la Halle del 1284, composto per la corte angioina di Napoli. Con strumenti storici, il gruppo evoca lo spirito gioioso della Napoli angioina e il legame tra musica popolare e colta, in una versione da concerto che ne rende tutto il valore puramente musicale, evitando qualsiasi convenzionalità. La forma, la struttura funzionale e il suo contenuto simbolico sono tipici della cultura francese dell’epoca. Il risultato è uno dei testi che ha conosciuto il più grande successo, i cui personaggi si ritrovano nella letteratura e nella musica anche molti anni dopo.

I Laboratori

La rassegna sarà completata da due laboratori presso l’Istituto Melissa Bassi (viale della Resistenza 255) che coinvolgeranno gli studenti:

  • 6 ottobre, ore 12:30: Laboratorio a cura del musicologo Raffaele Di Mauro, dedicato all’opera di Verdi I vespri siciliani.
  • 9, 13 e 20 ottobre, ore 12:30: Laboratorio a cura del maestro Giuseppe Galiano, che si concentrerà sulle musiche di Machaut e Dufay con trascrizioni per strumenti moderni.

 

 

 

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