Intervista al grande artista Sergio Spataro
a cura di Maurizio Vitiello
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Intervista esclusiva al grande artista Sergio Spataro, con una lunga carriera alle spalle, a cura del sociologo e critico dâarte Maurizio Vitiello.
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Ă difficile concretizzare opere in diverse discipline operative, oggi?
Non piĂš di tanto in quanto la tecnologia viene molto in aiuto.
Sempre, però, avendo le basi tradizionali per poter operare.
Vuoi trasferirti a Parigi, Londra o NY?
Parigi, in quanto reputo lâambiente culturale vivace e idoneo alle mie caratteristiche.
Quali progetti vorresti sviluppare nel 2024 e dove e con chi?
Progetti di approfondimento del mio esprimere arte andando oltre ai livelli attuali e quasi quasi volendoli dimenticare.
Innovazione espressiva da rendere in maniera provocatoria e anche criptata.
La stampa ti ha seguito, ultimamente?
Si, in occasione alle mostre che ho effettuato.
Hai partecipato a Fiere d’Arte?
Si. Bologna. Gand in Belgio e Mentone Museo della Tappezzeria).
Credi che l’arte andrĂ avanti su altri canoni e codici?
Nulla cambia anche perchĂŠ la logica è sempre legata alla ââFINANZAââ.
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Attualmente, il mercato dell’arte è florido?
Solo per chi ne detiene il potere mercantile.
PerchĂŠ l’arte va avanti, nonostante alti livelli epidemici e stati di guerra?
Credo che non sia lâarte ad andare avanti, ma gli artisti continuano a produrre in quanto è unâesigenza primaria, come diceva Gombrich: ââLâarte non esiste ma esistono gli artistiââ.
Vedi la tua cittĂ nel contesto attendibile del circuito dell’arte contemporanea?
Domanda estremamente complicata, sappiamo chi gestiste e come gestiscono.
Gli artisti hanno demandato troppo a questi signori.
Il tuo prossimo obiettivo espositivo?
Personale a Roma, partecipazione a un progetto organizzato da ELLEQUADRO.