Street art e la trasformazione urbana
Della Sociologa Professionista Sanja Vujosevic Facchini
Presidente ANS dip. Veneto e di referente internazionale ANS con il Montenegro
L’arte di strada, o street art, è una forma di espressione artistica molto originale e creativa. E’ un termine che comprende diverse tecniche di arte urbana, come graffiti, stencil, poster, sticker, murales, installazioni e performance. L’arte di strada nasce negli anni ’60 e ’70 negli Stati Uniti, in particolare a New York, dove i giovani artisti iniziavano a dipingere sui muri delle città con bombolette spray. Da allora, l’arte di strada si è diffusa in tutto il mondo, diventando un fenomeno culturale e sociale molto importante. Le motivazioni che spingono tantissimi giovani a intraprendere questo percorso non canonico dell’arte possono essere varie. Per alcuni è una forma di critica verso la proprietà privata, rivendicando le strade e le piazze; spesso, nell’arte di strada, si fa una contestazione contro la società o contro la politica. Per altri invece è più semplicemente un modo per esporre liberamente, senza i vincoli di gallerie e musei; quindi, una maniera per autopromuoversi e operare in piena autonomia. L’arte di strada offre infatti la possibilità di avere un pubblico potenzialmente vastissimo, spesso molto maggiore di quello di una tradizionale galleria artistica.
Street art non più considerata vandalismo ma riconosciuta come forma d’arte da cittadini, quartieri e istituzioni per il suo valore sociale, in grado di riscrivere il destino di intere aree cittadine.
Alcuni esempi di artisti di strada famosi sono Banksy,
Keep Your Coins, I Want Change- Bansky
Quest’Opera di Bansky è diventata super popolare perché si è diffusa ovunque; E’ stata scoperta in Australia su una strada all’esterno di un edificio a Melbourne. Mostra un senzatetto che sembra chiedere un cambiamento, ma non nel cambiamento fisico-come dice lui, vuole un cambiamento sociale piuttosto che monete/banconote. E’ un’opera forte con un significato profondo perché vuole che la società cambi in meglio.
Un misterioso artista inglese che usa la tecnica dello stencil per creare opere satiriche e provocatorie; Shepard Fairey, un artista americano noto per il suo poster “Hope” di Barack Obama e per il suo progetto “Obey Giant”; JR, un artista francese che realizza enormi fotografie in bianco e nero che ritraggono volti di persone comuni, Blu, un artista italiano che dipinge murales colorati e animati che denunciano le ingiustizie sociali, Maupal un altro nome Italiano di grandissimo spessore.
Università di Roma “La Sapienza Sanja Vujosevic Facchini insieme Lo Street Artist Mauro Pallotta, in arte MAUPAL: La dimensione etica ed erratica dell’ Arte Urbana”
Grazie a progetti grandi e piccoli temporanei e continuativi, pubblici e privati sono nati interventi di street art in tutta Italia strutturati intorno alle esigenze dei cittadini, coinvolti direttamente nelle fasi di progettazione, realizzazione e promozione, ad esempio dialogando con gli artisti e ospitando tour dei loro quartieri, per un’arte diffusa, democratica e partecipativa. Disegnare i muri in realtà non è solo migliorare l’aspetto del palazzo ma anche la qualità di vita particolarmente in alcune delle periferie più complesse del paese ma non solo. Questo è anche una scusa per poter reagire sul sociale. Riqualificazione artistica e rigenerazione sociale “vogliono creare un grande incubatore sociale che aiuti le comunità locali a riflettere sulla propria identità, sui valori e sul contributo che chiunque può donare al territorio.” Si è posto l’obiettivo di riscrivere la reputazione del quartiere come luogo di arte e ricostruzione.
Spazi del futuro ibridi e rigenerativi
Per definizione la trasformazione urbana è ibrida. Il termine ibrido viene riconosciuto a pieno valore soltanto nell’era postmoderna, quando “la contaminazione dei linguaggi, allegoria efficace dell’irriducibile diversità delle sottostanti ideologie, costituisce la più compiuta manifestazione dell’ormai sopraggiunta consapevolezza che la diversità è in noi, ci appartiene e ci forza a interpretare il concetto di identità nelle sue categorie più inedite” In particolar modo, l’ibridazione tocca il settore artistico e architettonico, dando alla luce le tecniche più composte come ( Pop Art, Street art, Bauhaus ). Nella ibridazione si raggiungono nuove mete, proprio perché si crea la comunicazione. Questo è esattamente il modo in cui sono nati gli hub. Hub è un termine che indica uno spazio fluido comune di aggregazione- uno spazio che raggruppa identità diverse, senza separazioni e limitazioni, che porta alla nascita di nuove realtà, prodotti e idee, forme di espressione. Gli Hab cono tipico esempio di ibridazione perché riunisce più punti di vista, dagli artisti, agli innovatori, dai liberi professionisti alle startup e così via. Tutto questo è connesso all’ economia circolare e al riutilizzo di spazi non sufficientemente utilizzati, edifici, fabbriche, palazzi che necessitano di una nuova vita ed energia; quindi, la loro trasformazione crea influenze positive per scopi sociali e culturali. L’ibridazione raggiunge nuovi obiettivi proprio perché si crea la comunicazione.
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