Breve intervista esclusiva all’artista Gaetano Fiore, a cura del sociologo e critico d’arte Maurizio Vitiello

Breve intervista esclusiva all’artista Gaetano Fiore, a cura del sociologo e critico d’arte Maurizio Vitiello

Intervista esclusiva all’artista Gaetano Fiore, a cura del sociologo e critico d’arte Maurizio Vitiello

Bisogna prestare molta attenzione alla ricerca elegante dell’artista Gaetano Fiore, nato a San Giorgio a Cremano, il 03.11.1960, da tempo trasferitosi al Nord, a Treviglio – BG.

Ecco l’intervista:

 

D – È difficile concretizzare opere in diverse discipline operative, oggi?
R – Se per concretizzare s’intende lavorare trasversalmente e su più temi, credo sia non facile, eppur necessario, anzi è fondamentale intraprendere percorsi e porsi obiettivi di valenza estetica e funzionale.

L’artista è, di fatto, coinvolto, qualunque sia l’opera da “materializzare” in processi creativi per i quali cruciali rimangono il momento dell’attesa e la conseguente epifania. 

D – Vuoi trasferirti a Parigi, Londra o NY?
R – NY mi ha sempre incuriosito, sì ci andrei, non per viverci tutta la vita, ma mi farebbe senz’altro piacere.

D – Quali progetti vorresti sviluppare nel 2024 e dove e con chi?
R – Un progetto che ho in cantiere è quello di realizzare una scultura in ferro di dimensioni generose per un parco in Toscana adiacente alla casa Esagono di Vittorio Giorgini.

Un progetto legato alla letteratura sul tema degli alberi.

D – La stampa ti ha seguito, ultimamente?
R – Poco se non per le mostre e gli eventi fatti.

D – Hai partecipato a Fiere d’Arte?
R – Negli anni passati, sì a diverse.

D – Credi che l’arte andrà avanti su altri canoni e codici?
R – Bella domanda.

Non posso non escludere il mondo del digitale: gli strumenti che abbiamo oggi, direi, sono efficaci per poter esplorare universi ancora misteriosi, nonché sperimentare inediti approcci in campo artistico.

D – Attualmente, il mercato dell’arte è florido?
R – Ebbene, questo non lo so, rimango estraneo al mercato e alle sue dinamiche; non saprei proprio.

D – Perché l’arte va avanti, nonostante alti livelli epidemici e stati di guerra?
R – L’arte va avanti perché sarà la nostra salvezza.

Chi opera nel mondo dell’arte sa che è necessario dare messaggi trasparenti, costruttivi, nobili, raccontando non solo eventi ma trasmettendo soprattutto emozioni.

D – Vedi la tua città nel contesto attendibile del circuito dell’arte contemporanea?
R – Nell’attuale città dove vivo, Treviglio BG, sì; potrebbero esserci potenziali sistemi di ancoraggio all’arte contemporanea, ma le attuali condizioni di sistema purtroppo poco si aprono ai circuiti dell’arte sperimentale.

D – Il tuo prossimo obiettivo espositivo?
R – Un’antologica per meglio presentare il mio personale percorso di crescita senza filtri e con limpidezza.

Nota Bene – Didascalie foto:

Gaetano Fiore con alle spalle una sua opera dal titolo:

Al riparo – cm. 130 x 160, olio su tela di lino, 2017

Icona n. 07 – cm. 30 x 30 oli e pigmenti naturali su tela di lino trattata – 2011

Icona n. 36 – cm. 30 x 30 oli e pigmenti naturali su tela di lino trattata – 2014

Icona n. 40 – cm. 30 x 30 oli e pigmenti naturali su tela di lino trattata – 2014

2 – Gaetano Fiore, Icona n. 07, oli e pigmenti naturali su tela di lino trattata, – cm. 30 x 30, 2011
3 – Gaetano Fiore, Icona n. 36, oli e pigmenti naturali su tela di lino trattatacm. 30×3830, 2014
4 – Gaetano Fiore, Icona n. 40, oli e pigmenti naturali su tela di lino trattata, cm. 30×30, 2014
adminlesociologie

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