Faticoso, salutare 2 a 1 sui cugini granata

Faticoso, salutare 2 a 1 sui cugini granata

Di Luciano Scateni

Che l’incontro-scontro Napoli-Salernitana, permetta di leggere nella palla di cristallo dei prossimi 90 minuti il futuro delle due campane, alle prese con disagi paralleli, è ipotesi fantasiosa, probabilmente smentita dal campo, ma pensare positivo è però obbligato dalle premesse poco incoraggianti del derby tra cugini scontenti. In reparto osservazione convincono i due malati più o meno gravi e teoricamente dovrebbe guarire più in fretta il Napoli, per superiorità tecnico-tattica (anche se teorica) ma non va dimenticato lo stato di salute mentale degli azzurri, che non devono aver fatto salti di gioia, prigionieri in un hotel di Pozzuoli, puniti da De Lau e a suo avviso richiamati così all’impegno in campo, smarrito da qualche tempo. Il presidente ha forse dimenticato la rabbiosa reazione della squadra a una precedente reclusione e sottovaluta il gradimento zero dei giocatori in ritiro privati degli affetti familiari. L’augurio è di sbagliare, ma l’ipotesi meno positiva si sostanzia con gli effetti collaterali del momento critico della squadra. C’è chi annuncia l’addio e il caso Zielinski preoccupa oltre che dispiacere, c’è lo scambio di ‘scortesie’ Osimhen-Kvaratskhelia, non sono cosa da poca le assenze di Anguissa e del bomber nigeriano, il ricorso all’evanescente Cajuste è tutt’altro che rassicurante e provoca disagio psicologico l’incertezza sulla compatibilità di Raspadori e Simeone vice Osimhen. Comunque dita incrociate contro la sciagurata possibilità di un nuovo inciampo degli azzurri. Vuoti sugli spalti, arbitra Marinelli, sezione di Tivoli. Inizio a passo lento, cioè solita fase di studio del via. Salernitana contratta nel suo bunker difensivo. Il sospetto è che Pippo Inzaghi voglia evitare di subire il gol e tentare ripartenze veloci, come hanno fatto tutte le avversarie recenti del Napoli. Salernitana remissiva, ma ci prova Gyomberg servito da Martegani. Si vede in avanti Juan Jesus, conclusione ‘svirgolata’. Primi dieci minuti in archivio.  Gli azzurri non esultano per il gol da trecento minuti. In evidenza Tchaouna, sinistro, tiro centrale, para Gollini. Tifosi del Napoli sonoramente scontenti. Emozioni zero. Kvara non sfonda, i granata difendono con ordine. Il Napoli guadagna un paio di calci d’angolo, senza esito. Maledizione per il Maradona Stadio, va in gol la Salernitana con l’intramontabile Candreva, che mette in rete a conclusione di una mischia in area napoletana. Pallone che finisce sui piedi del giocatore granata, facile prendere la mira e spedire in gol l’uno a zero. Minuto 29. Incertezze difensive del Napoli, niente di nuovo.  Scende il gelo sullo stadio ex San Paolo. Poi Ochoa dice no a Simeone che solo davanti al portiere, tenta un lob senza successo. Giallo per Cajuste per fallo su Candreva. Salterà la prossima partita. Nervosismo. Sbaglia Politano al 36esimo. Pallone in curva. Anche Gaetano spedisce oltre la traversa. Giallo per Lewoski che atterra Kvara. Rigore al minuto 46 per gli azzurri. Politano sul dischetto non sbaglia. Sesto gol, primo degli azzurri dopo i famigerati 300 minuti di astinenza. Il penalty per il fallo di Fazio su Simeone, servito da Politano che ha fatto da sponda per un cross di Kvara. Il Var conferma e passa momentaneamente la paura, per fortuna gli azzurri reagiscono. Spogliatoi sull’uno a uno. Il bia della ripresa è tutto per la vivacità di Kvara. Finalmente, ma anche un paio di buoni tentativi di Cajuste (pallone di un niente a lato con Ochoa battuto) e Napoli più dinamico, quasi rabbioso. Spinge e costringe i granata nella propria metà campo. Fuori Gaetano, dentro Raspadori: Mazzarri aumenta il potenziale offensivo degli azzurri e può agevolare le incursioni del georgiano. La Salernitana reagisce e avanza il baricentro del suo gioco. Partita meno soporifera. Ora il contropiede è arma degli azzurri. Politano in panchina, dentro Zerbin. Cronometro vicino al minuto 70. Pierozzi per Legowski, la scelta di Inzaghi. Non cambia la difficoltà del Napoli di finalizzare il gioco offensivo. Grande opportunità per la Salernitana sventata da Gollini che impedisce una conclusione agevole dei granata. Demme per Cajuste infortunato. Inzaghi chiede ai suoi il marcamento a uomo. La Salernitana teme l’aggressività dei cugini napoletani.  Che dire, questo non è certamente calcio spettacolare. Pallone alle stelle di Tchaouna servito da Gyomber che poi lascia il campo per Daniluic. 5 minuti al 90esimo. Nono angolo per il Napoli al minuto 41. Finirà come finirà, ma nel cielo del Maradona Stadio non splende ‘o sole mio. Cinquanta sfumature di grigio all’orizzonte di Mazzarri. Bronn per Sambia, chiede Inzaghi. Doppio miracolo di Ochoa su doppio tentativo di Kvara che ha driblato mezza difesa granata. In zona Cesarini il Napoli trova il 2 a 1. Ochoa beffato dal gol in mischia di Rahmani, che supera il bravo portiere salernitano. Insomma, meno male, ma ‘Rinascimento azzurro di là da venire.  

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