Insegnare a insegnare

Insegnare a insegnare

Di Luciano Scateni

Se la scuola premia con un nove in condotta alunni che hanno usato violenza a un’insegnante, se non si evita che studenti portino in classe coltelli e pistole, se non si aggiunge alle facoltà universitarie la laurea in abilitazione all’insegnamento, perché meravigliarsi se tanti laureati litigano con la lingua italiana, se nel post esami di maturità si segnalano strafalcioni come quelli qui di seguito?

Pascoli? Un pittore del movimento avanguardistaProust ha dipinto “La persistenza della memoria” (quadro di Salvator Dalì), la Divina Commedia? Opera di Garibaldi. Il quadro “Quarto Stato” di Da Volpedo è del filone realista, no, divisionista. Leopardi poeta del 900 e non del’800.  Il “Noumeno di Schopenhauer si rifaceva a quello di Marx” (no, era un concetto di Kant): Mussolini con i suoi fasci inseguiva ideali di sinistra (!!!). il New Deal americano? Elaborato da Churchill. Espressione rivolta a un docente: “Mi hanno imparato…”. Strane domande agli esami orali di maturità: quanti figli aveva Gustav Klimt, quale fiume attraversa Las Vegas (città edificata nel deserto). Confusione seriale di congiuntivi e condizionali, cellulari in funzione durante le interrogazioni, svolgimento del tema ricevuto via smartphone. E ancora: D’Annunzio? Estetista anziché esteta. Pirandello autore di “Uno, nessuno, cinquecentomila” (centomila sembravano pochi all’autore della variante). Il ‘super uomo di D’Annunzio riferito a Freud, invece che a Nietzsche. La poesia “X Agosto” storpiata in “Per Agosto”. La coscienza di Zeno, confusione: il dottor S’, psicanalista che ha in cura il protagonista diventa il Signor’ avversario di “Me contro Te”, youtuber dei bambini. Strategia della ‘guerra lampo’ attribuita alla Prima guerra mondiale anziché alla seconda. Bombe su Hiroshima e Nagasaki alla fine del secondo conflitto mondiale, no! durante la guerra. Un docente ribattezza l’operazione T4, programma nazista di ‘pulizia etnica’ con T9, sistema di scrittura di smartphone e tablet.

È facile ironizzare su questo massacro culturale, ma distoglie da una preoccupante emergenza. Il deficit del sistema scuola è in crisi da molti anni. 

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