II EDIZIONE DEL PREMIO “LE SOCIOLOGIE PER IL GIORNALISMO INVESTIGATIVO E SOCIALE” ISPIRATO AD E. PARK

II edizione del Premio “Le sociologie per il giornalismo investigativo e sociale” ispirato ad E. Park, evento organizzato dalla Presidenza della Commissione Anticamorra e Beni confiscati del Consiglio regionale della Campania.

di Mimmo Condurro Presidente ANS Campania

Venerdì 30 marzo nella prestigiosa e per l’occasione ricolma Sala Caduti di Nassirya del Consiglio regionale della Campania, al Centro direzionale di Napoli, si è svolta la II edizione del Premio “Le sociologie per il giornalismo investigativo e sociale” ispirato ad E. Park, evento organizzato dalla Presidenza della Commissione Anticamorra e Beni confiscati del Consiglio regionale che quest’anno, con estremo orgoglio e soddisfazione, ha deciso di adottare la nostra manifestazione, in totale sinergia e condivisione d’intenti, e che ha visto premiare un professionista di valore assoluto e incontestabile quale il giornalista e vicedirettore di Rai 3, Sigfrido Ranucci. Un grande successo di presenze per numero, qualità oltre che varietà istituzionale, evidente anche dagli interventi apportati: in rappresentanza del Consolato Generale degli U.S.A., capo della sezione politica ed economica, il consigliere Charles Lobdelldal, il dott. Luigi Riello, Procuratore generale, il prof. Gallifuoco, presidente Acli Beniculturali, il prof. Amirante, docente di diritto costituzionale all’Università Federico II (Relazione tra diritto e contrasto alla criminalità organizzata), il prof. Pascali, docente di Sociologia giuridica e della devianza del dip. di Scienze sociali all’Università Federico Il (L’importanza della corretta comunicazione nell’ambito del diritto), il prof. D’Ippolito, direttore dip. di Scienze Politiche all’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” (Relazione tra diritto e devianza), il prof. Savonardo, coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica del dip. di Scienze Sociali all’Università Federico II (Storia della legalità), il dott. Claudio Silvestri, sindacato dei Giornalisti della Campania – SUGC (L’immaginario della criminalità nell’industria culturale e creativa), il prof. Migliuolo, presidente di Crisalide Competence Centre (I rischi del giornalismo investigativo).

Dalla prospettiva tanto soggettiva quanto privilegiata di chi ha concepito e reso possibile una simile manifestazione, con frammenti e scatti, magari inediti, si è provato a sottolineare il senso più profondo della giornata, che vede al centro la specifica competenza del sociologo, che si esprime nella capacità di connettere persone, strutture, sistemi, producendo sinergie valoriali accresciute, valorizzando risorse, mediando, coordinando gruppi di diverse professioni, un’abilità del sociologo moderno che rappresenta in pieno un tecnico specializzato di interconnessione sociale e che realizza di fatto il passaggio “dall’Accademia al Territorio”, azione che il dipartimento Campania sta intraprendendo con le istituzioni private e pubbliche già da qualche anno e con tangibili risultati. La partecipazione attiva al prestigioso Tavolo Tecnico della Commissione Speciale Anticamorra e soprattutto la prossima approvazione della Legge del Sociologo del Territorio che anche l’on. Rescigno ha firmato (“perché ne ho compreso la bontà, al di là dei colori politici”) la stessa organizzazione del Premio, sono solo le ultime testimonianze in tal senso: certo la legge risulta uno strumento fondamentale, poiché non avendo un riconoscimento ordinistico come altre professioni, rispettabilissime, doterebbe la categoria di uno strumento normativo che può contribuire notevolmente all’incisività, e unicità, dell’opera del sociologo professionale. ANS Campania rappresenta la sociologia operativa, territoriale, di prossimità, che una volta uscita dalle aule accademiche scende tra la gente, nel territorio, educando comunità, piccole e grandi, dalle scuole ai nuclei familiari e spesso anche in un processo inverso, vicendevole. Tutto ciò assume ancora più valore in questo contesto, a questo tavolo, dove si vogliono affrontare con più strumenti e sinergia le mafie e la camorra ossia organizzazioni devianti trasversali ad ogni condizione antropologico sociale e ad ogni fenomeno, tanto che si occupano non solo di armi, droga, riciclaggio, usura, racket ma anche di disabilità, lucrando sul sociosanitario, incidendo in negativo sulla qualità degli interventi pubblici sul territorio, ad esempio nella qualità mediocre della rimozione delle barriere architettoniche. Nel delinquere è altamente probabile che si producano poi nuove disabilità, al pari della guerra: sparatorie, ferimenti, amputazioni. A volte anche la cultura camorristica latente alimenta condotte scorrette e pericolose nella guida di auto e moto, procurando danni permanenti, ossia disabilità gravi alle persone.

Il presidente della Commissione Speciale on. Rescigno ha sottolineato che contributi efficaci “si producono solo se al tavolo tecnico siede gente esperta” e concordiamo che sul fenomeno della criminalità organizzata il contributo della competenza sociologica è essenziale, soprattutto per le attività di prevenzione: le scuole e l’educazione alla legalità, sono fondamentali, in particolare durante gli anni di formazione dei ragazzi. Dalla Legge 39 del 1985 che istituiva “provvedimenti a favore delle scuole campane per contribuire allo sviluppo di una coscienza civile contro la criminalità”, con esperienze accresciute, certificate e istituzionalizzate anche dalla imminente LR sul sociologo del territorio incardinata per l’approvazione in Regione Campania, con ruoli e competenze della nostra figura professionale definiti in maniera corretta, precisa, il contributo oggi è senza dubbio ancor più maturo, consapevole, più completo e soprattutto di equipe. Un contributo non solo a livello di prevenzione e formazione di coscienze, quindi nelle scuole, ambito privilegiato e di nostra precisa pertinenza, ma date le altre risorse e disponibilità, anche nel campo dell’informazione e della comunicazione: non è certo un caso che il Premio ispirato a Park nasce dalla testata giornalistica online lesociologie.it e mai si sarebbe potuto realizzare senza le intuizioni, la creatività, la sapienza sociologica e soprattutto la tenacia organizzativa dell’ideatore, nonché relatore finale, segretario Ans Campania, direttore editoriale “Le Sociologie.it”, dott. Sergio Mantile, che ha chiuso l’evento con “Le ragioni del Premio ispirato a R. Ezra Park”.

“Premio” patrocinato dall’Università della Campania Luigi Vanvitelli e dall’Università Suor Orsola Benincasa, moderato dalla coraggiosa giornalista Luciana Esposito, con targa e soprattutto scultura consegnata dall’on. Rescigno al dott. Sigfrido Ranucci, realizzata per l’occasione dall’illustre Maestro, nonché amico fraterno, Mario laione.

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