UN PARI STENTATO, NAPOLI IN GRIGIO, 1 A 1 CON IL GENOA
Di Luciano Scateni
È giusto concedere il pass ai giocatori stranieri per rientrare nel Paesi d’origine e partecipare a tornei internazionali qual è la Coppa d’Africa. È una scelta ‘patriottica’, dovuta a calciatori che con la loro presenza dominante nel nostro campionato compensano la modestia del calcio italiano. Ma c’è un limite a questa permissività? C’è. Il caso Osimhen fa testo. In Nigeria da protagonista, ha prolungato la ‘vacanza premio’ di quattro giorni e con l’alibi di un ‘affaticamento muscolare’ (si chiama così l’amor di patria?) non entra in campo per il primo dei quindici stressanti impegni del Napoli per agganciare alla locomotiva il vagone di un posto per la prossima Champions. E che dire di Zielinski, punito per la fuga in quel di Milano interista, escluso dalla coppa Campioni e stasera dalla gara anti Genoa, di Raspadori, incolpevole pesce fuori d’acqua, dei mezzi flop di Cajuste, Natan, Lindstrom, del disastro Garcia-Mazzarri? Mercoledì l’esaltante sfida ai blu grana del Barcellona, test internazionale. La novità, un’altra, oltre al 3-5-1-1 di Mazzarri, modulo da squadra ultra-difensiva e molto poco spettacolare, (ma oggi, almeno al via si torna al 4-3-3), si chiama Traoré, centrocampista reduce da un periodo di inattività per aver contratto la malaria. Attenzione, quattro gli ammoniti degli azzurri: Di Lorenzo, Mazzocchi, Ngonge, Raahmani. Arbitra il maceratese Sacchi. Subito occasione per Simeone al termine di un’incursione di Di Lorenzo e cross di Politano. Destro pallone sul fondo. Arbitra il maceratese Sacchi. Assolo di Kvara, che salta Sabelli. Destro potente, ma centrale. Il Napoli parte a gran ritmo. Poi Mazzocchi dalla grande distanza e però opportunità del Genoa con Retegui servito da Martin, che ha la meglio di testa su Ostigard. Risposta perfetta di Meret, al settimo. Possesso palla ma spazi proibiti per gli azzurri, il Genoa chiude tutti i varchi. Ci prova Anguissa, sinistro pericoloso, bene Martinez, sicura parata. Clima primaverile al Maradona Stadio, in pieno febbraio, il sole negli occhi disturba Politano. Molto attivo Messias tra i liguri. Bene nel Napoli Anguissa e Mazzocchi. Corner battuto da Kvara, Simeone di testa conclusione alta. Giallo per Ostigard per fallo su Sabelli. Cross teso di Martin attivissimo, per Retegui che colpisce di testa, ed è la sua specialità di centravanti molto atletico, respinge Meret, di nuovo decisivo. Salva poi Martinez che esce dalla sua area e anticipa Kvara, lanciato da Simeone. Risponde il Genoa. Equilibrio sostanziale in campo, ritmo molto alto del gioco. Spinge il Napoli che però non concretizza. Traorè non è ancora in sintonia con la squadra, ma era un problema prevedibile e comunque dimostra qualità. Sua una conclusione che finisce alta sulla traversa. Due minuti al riposo, il risultato non si sblocca. Giallo per Kvara. Eccesso di proteste. Spogliatoi. Buon primo tempo difensivo dei rossoblù, buono il controllo su Politano e Kvara, poco servito Simeone e difficoltà di Traorè alla ricerca della migliore posizione in campo. Al via della ripresa Natan per Ostigard, che esce per postumi dello scontro aereo con Retegui. Ed è subito gol, ma del Genoa al termine di un’azione in velocità di tutta la squadra. Retegui, servito da Messias offre a Morten Frendrup, tiro imparabile, gol pesantissimo al 47esimo e Napoli chiamato ancora una volta a rimontare lo svantaggio. Kim, dove sei? Giallo per Vasquez, per trattenuta di Kvara e giallo per Di Lorenzo, intervento duro su Martin. Salterà la prossima partita. Non si chiudono in difesa i liguri a difesa del vantaggio: ammirevole. Traoré da 25 metri, ci prova anche Kvara, entrambi senza esito. Cambi nel Napoli. Fuori Politano e Traoré, dentro Lindstrom e Cyril Ngonge, stavolta non in zona Cesarini. Che dire, è un grande progresso! Genoa ora più difensivo. Fuori Mazzocchi per Olivera, per dialogare a sinistra con il georgiano. Aumenta la pressione degli azzurri, Kvara in posizione di mezz’ala. Debole conclusione di Ngonge facile risposta di Martinez. Lindstrom a destra (e non è la sua posizione preferita), Kvara a sinistra. Un quarto d’ora per il tentativo degli azzurri di ribaltare lo svantaggio. Raspadori per Simeone, mossa della disperazione di Mazzarri, nel Genoa Malinovsky per Messias ed Ekuban per Retegui. Punizione interessante per gli azzurri, Martinez blocca il tiro di Ngonge. Il portoghese Vitinha per Gudmundsson. Si avvicina pericolosamente il 90esimo. Kvara i guadagna un corner senza esito. Tutto il Napoli all’assalto della porta ben difesa da Martinez. Ma ora manca davvero poco al the end. Al 45esimo mischia in area del Genia e il Napoli se la cava di nuovo in zona Cesarini. Lo spunto vincente è di Ngonge: sinistro e 1 a 1, ma c’è poco da entusiasmarsi. Il pari stentato con il Genoa non è certamente esaltante. Accertata l’incisività di Ngonge perché non metterlo in campo prima? Cittadini e Strootman per Sabelli e Badel. Oltre sette minuti di recupero. The end.