PARI STRAMERITATO DEL NAPOLI. UNO A UNO CON I PROSSIMI CAMPIONI D’ITALIA
Di Luciano Scateni
Per Calzona sa di amaro questo rendez-vous serale di una domenica che solo un anno fa raccontava a parti invertite la trionfale galoppata del ‘ciuccio’, in edizione puledro di razza, da Gran Premio, ovvero l’imminente number three degli scudetti sulle maglie azzurre. Ora è il tempo di un Napoli delle disavventure, per responsabilità di De Lau, che dovrebbe confessarle per ottenere l’assoluzione dei peccati di presunzione che hanno inchiodato gli azzurri nel limbo della classifica dove stazionano i senza infamia e senza lode. Delle due l’una: tra poco, il Napoli gioca come può, in questa stagione da dimenticare e somma dispiacere a malinconia, soggiogata ai poteri extra terrestri dei nerazzurri e pazienza, pensiamo al futuro, oppure l’orgoglio ferito si rivela propulsore di una partita riparatrice del gioco modesto fin qui praticato e San Gennaro ha la meglio su San Siro. Dunque, compie il miracolo di ritrovare le qualità tecnico-tattiche del suo Napoli e attenua l’amaro dello scudetto consegnato virtualmente alla Milano nerazzurra. Di qui a poco sarà tutto più chiaro. Stadio Meazza, dirige il match il romano La Penna. Napoli subito propositivo, Kvara in posizione molto più centrale. Pressing alto dei nerazzurri. Azzurri più manovrieri con Osimhen in panchina, meno portati alla verticalizzazione. Tiri di Thuram e Raspadori, murati dalle difese contrapposte. Darmian è un osso duro per Kvara e non è una novità. Angolo Inter conquistato da Lautaro. Partita intensa, gioco veloce e reciproca vivacità. Meret sventa due tentativi di Darmian e Lautaro, autori di palle gol. Inter in verticale pericoloso, con tre passaggi arriva in area del Napoli. La squadra di Calzona ragiona molto e risponde ai nerazzurri con azioni manovrate. Accelera l’Inter, ritmo complessivamente alto. Kvara sembra ispirato e converrebbe dialogare più spesso con il georgiano. La difesa azzurra, molto ordinata, ha messo per tre volte in fuori gioco Thuram: tattica programmata? Acerbi si oppone al tiro di Raspadori e manda in corner. Non male Traorè. La partita entra in una fase di confusione reciproca. Pavard ammonito per fallo duro su Kvara. Traorè di testa su cross di Politano, pallone sul fondo. Azione ragionata. Al 43esino l’Inter trova il gol con Darmian su cross di Bastoni, a conclusione di un’azione avvolgente: 1 a 0, Inter spettacolare, doccia fredda e successivo, sterile, calcio d’angolo per gli azzurri. Spogliatoi. L’assenza di fisicità al centro dell’attacco azzurro fa la differenza in negativo. Che dire, non è fortuito lo strapotere dell’Inter in questo campionato a senso unico e preoccupa il numero zero dei tiri del Napoli nello specchio della porta difesa da Sommer. Fuori Pavard per Bisseck. Thuram alle stelle ma dopo un’azione impeccabile con quattro giocatori dell’Inter nell’area di rigore degli azzurri. Il Napoli soffre e deve reagire. Corner per i nerazzurri, Lutero sfiora il pallone che finisce sul fondo. Ammonito Lobotka, fallo su Thuram, punizione eccessiva. Meret mette in angolo la conclusione dell’Inter. Giallo per Barella che falcia Traoré in percussione. Sommer blocca un tiro dalla distanza di Kvara, il primo nella porta dei nerazzurri. Il Napoli colleziona calci d’angolo. Osimhen dove sei? In panchina. Nuovo angolo, conquistato da Di Lorenzo e corner bis. Napoli in netta ripresa, più vivo. Incredibile: in fase offensiva manda all’assalto anche i difensori. Bene Rrahmani finora, ma l’aggressività dell’Inter fa comunque paura. Ora partita equilibrata, con lieve prevalenza dei nerazzurri. Cambio di Calzona, Cajuste per Traoré, risponde Inzaghi: Frattesi per Barella. Esce Olivera per Mario Rui, esce Raspadori per Simeone. Andante moderatissimo in questa fase, ritmo più lento. Anguissa conclude con un tiraccio un’opportunità davvero allettante. Nell’Inter Sanchez per Lautaro e Dumfries per Di Marco. Testa di Simeone ma tiro lento parata comoda di Sommer. Minuto 36, Juan Jesus regala il pari meritatissimo del Napoli nella sua fase migliore, in cui ha creduto nella possibilità di far gol. Tripudio in campo degli azzurri, che sono di nuovo pericolosi con Politano. Buchanan per Darmian. Inzaghi ora teme l’aggressività degli azzurri. Punizione da posizione molto insidiosa a favore del Napoli, fallo a gamba tesa su Politano che spreca l’occasione. Inter in difficoltà, non riesce più a ripartire. I nerazzurri in affanno, finale elettrico e Inzaghi nervosissimo, ammonito. Ngonge e Lindstrom in campo per Kvara e Politano per i tre minuti di recupero (forse pochi). Vittoria ai punti del Napoli nel secondo tempo. The end.