Impressionante Inter, Napoli a corrente alterna. 3 a 0 per i nerazzurri.
Di Luciano Scateni
Sono infinite le distrazioni di massa e non ne è estraneo il calcio. In casa Napoli gli argomenti clou sono l’a tu per tu De Lau-Manfredi sul futuro dello stadio Maradona, che fa gola al presidente degli azzurri e la proposta di offrire a Spalletti la cittadinanza napoletana (e chissà, anche una sua statua equestre al posto di Garibaldi). Il Napoli dello scudetto è un bellissimo ricordo del passato prossimo, il presente è altro e chissà come sarà il futuro, il poi affidato a Mazzarri, subentrato in modo traumatico al prevedibile, ma non previsto flop di Garcia. Questo Napoli ha le ali tarpate dall’emigrazione ben remunerata di Kim e le crepe difensive lo confermano partita dopo partita. Il nodo gordiano ‘Osimhen’ in azzurro, o anglosassone, crea disorientamento al giovane del nigeriano. La lunga sequenza di infortuni costringe Mazzarri a inventare Natan terzino sinistro, e non è risolto il dubbio amletico di Raspadori sballottolato tra il ruolo di centravanti e l’alternativa tecnicamente non condivisa di mezzala. Meret è portiere da squadra scudetto? Eccetera. Ma tutto questo è chiacchiere da anteprima di Napoli-Inter, cartina di tornasole calcistica per capire che Napoli è. Stadio Maradona sold out, mille tifosi interisti. Elmas per Zielinski acciaccato, grande tensione in campo e sugli spalti. In tribuna Patty Smith. Arbitra Massa di Imperia, il via… Elmas staffilata risponde Sommer che devia miracolosamente oltre la traversa. Alza il baricentro. I nerazzurri insistono sulla destra della difesa azzurra dove agisce Natan, non a caso. Guadagna spazio e gioco la squadra di Inzaghi. Segna Thuram servito da Lautaro, ma in fuori gioco, ma comunque difesa azzurra congelata. Minuto 12. Squadre allungate e questa variante potrebbe favorire il Napoli. Non manca lo spettacolo. De Vrij infortunato lasci, entra Carlos Augusto. Problemi difensivi dell’Inter. Nerazzurri alle corde, più Napoli da alcuni minuti. Ci riprova Elmas, risponde Sommer. Azzurri in permanenza nella metà campo dell’Inter. Su tutti Elmas. Scambi in grande velocità del Napoli, bella novità. Si scuote la squadra nerazzurra che interrompe l’intraprendenza dei campioni d’Italia. Di Marco, al volo, pallone sul fondo al 28esimo. Pressione dell’Inter. Azioni offensive convincenti degli azzurri, ma l’Inter difende con precisione. Palla gol e il protagonista è Politano. Gran sinistro respinto dalla traversa, incrocio dei pali. Iella, al minuto 36. Niente gol, ma gioco avvincente e Garcia ciao, ciao, senza rimpianti. Politano inarrestabile, Osimhen spreca per tentare un lob improbabile e al minuto 44 arriva, inattesa la legnata imparabile di Calhanoglu. Niente da fare per Meret. Cross di Dimarco, sponda di Dumfries per Barella, assist per il giocatore turco e gran gol. 1 a 0 per i nerazzurri, ma ai punti sarebbe in vantaggio il Napoli, che ha dominato per gran parte del primo tempo. In ombra Osimhen, Kvara frenato da Darmian. Spogliatoi. Nerazzurri gasati per il vantaggio acquisito e Napoli nei primi minuti della ripresa in fase di minore autorevolezza, quasi sfiduciato. Il solito un tempo sì e uno no? Buon avvio di ripresa dell’Inter. Spinge il Napoli. Kvara e deviazione miracolosa di Sommer in angolo. Osimhen a terra in area di rigore, spinto da Acerbi, Massa non fischia. Raddoppia l’Inter al fatidico minuto 17. Slalom a velocità supersonica di Barella, gol capolavoro dopo aver saltato Ostigard e Rrahmani come birilli. 2 a 0. Decisivo il cross di Lautaro. Non è il Napoli del primo tempo, siamo alle solite. Azzurri in confusione l’Inter dilaga, il Napoli nel tentativo di rimontare smantella la diga difensiva. Pericolo costante. Lautaro sbaglia una conclusione simile a un rigore. Raspadori per Politano, fuori il migliore degli azzurri. Cross di Natan, Osimhen di testa, pallone di poco a lato. Gli azzurri a baricentro più alto, a rischio contropiede. Mazzarri non sa cosa inventare: dentro Zielinski e Lindstrom, oggetto finora misterioso. Fuori il regista Lobotka ed Elmas. Quadrado per Dumfries, per crampi e Frattesi per Mkhitaryan. Dodici al 90esimo. Miracolo di Sommer sul colpo di testa ravvicinato di Osimhen. Darmian ha neutralizzato completamente Kvara. Tifosi napoletani, come dire perplessi, anzi sconfortati. Lindstrom evanescente, forse vuole tornare a casa? Arriva il 3 a 0 di Thuram, solo a due passi da Meret, ma il gol è merito di Cuadrado. Fuori Natan dentro Zerbin, una cosa alla Garcia, cambi a vanvera, fuori tempo e un po’ cervellotici. Dentro Bissek e Arnautovic. Mazzarri ha davanti a sé un compito davvero arduo e un mago forse non è. Tutti a far la doccia.