il 30 maggio 2025 sarà nelle librerie UNA RIVOLUZIONE EUROPEA Napoli, Masaniello e la rivoluzione del 1647-48 di Aurelio Musi EAN 9791281142657 Editore COLONNESE EDITORE Di Maurizio Vitiello
La Storia è pasta esistenziale, che ci permette di conoscere il bello e il brutto di ciò che si è sedimentato nella psicologia dei vincenti, dei perdenti, dei revisionisti e dei giusti.
Analitici bisognerebbe essere sempre per comprendere gli antefatti e i moti storici conseguenti occorsi.
I sociologi sono studiosi del presente, che potrebbero attivare e rinvigorire, anche, una sociologia del territorio quanto degli andamenti “glocal”, mentre gli storici avveduti ed equilibrati, in un’azione ancora più complessa, potrebbero incunearsi nelle linee del futuro per aprire a disamine un possibile arco temporale ampio e intercettare anticipazioni e prospettive.
Quest’interessante pubblicazione inaugura la collana “Le avventure di Clio”, diretta dallo stesso Aurelio Musi, che presenta “Volumi agili, leggibili dal grande pubblico, per far conoscere Napoli, la sua storia plurimillenaria, i suoi personaggi some importanti protagonisti non di una vicenda locale, ma europea, che hanno recato un contributo straordinario alla sua civiltà. Per affrontare con coraggio le avventure di Clio, al Musa della Storia, riportando questa forma di conoscenza di conoscenza – pur aperta a prospettive e strumenti concettuali e metodologici di altre discipline – al centro dell’interpretazione dell’inedita realtà in cui viviamo. Tra i prossimi titoli in programma, “Miracolo a Mezzogiorno” di Giulio Sodano e “Servono le Regioni?” di Isaia Sales e Pietro Spirito.
Con una logica stringente l’autore ci porta nel corpo vivo della rivolta di Masaniello e dei suoi estremi, con i riflessi e i conseguenti rilievi in campo europeo.
Nella seconda di copertina si legge “Cosa fu la rivolta del 1647-48 nel Regno di Napoli? Non una pura esplosione di collera popolare, ma una delle “sei rivoluzioni contemporanee”, come fu percepita negli anni ‘40 del Seicento, insieme a quella catalana, la secessione portoghese, la rivoluzione inglese, i moti siciliani, la Fronda francese: tutti segni di un mondo “fuori squadra”. Non fu una guerra di classe, anche se non mancarono spinte economico-sociali, e conflitti tra esclusi e caste di un ancien régime che si assomigliava in quasi tutt’ Europa. Masaniello non fu l’unico protagonista, anche se nei primi dieci giorni svolse un ruolo importante, riunendo intorno agli obiettivi antifiscali, antinobiliari e politici – la parità della rappresentanza nel governo della capitale – i ceti popolari pi? strutturati e il popolo minuto. La rivolta durò quasi un anno, allargandosi anche alle province del Regno. Fu attraversata da idee e obiettivi politici diffusi in Europa ed ebbe ripercussioni interne e internazionali: per i contraccolpi sugli equilibri dell’Impero spagnolo, per gli echi nelle relazioni europee, per l’eccezionale fortuna del mito di Masaniello. Di certo, la Spagna e Napoli non furono più le stesse dopo il 1647.”
Il riuscire a navigare tra le interpretazioni storiografiche è opera acuta e lodevole, perché ci permette di comprendere la “stoffa” degli storici di vario orientamento.
La lettura è avvincente e i passi della scrittura ci permettono di comprendere una rivalutazione di questa rivoluzione, una revisione giusta e corretta.
Aurelio Musi, storico, giornalista, ufficiale al merito della Repubblica, membro di varie Accademie, ha insegnato all’Università degli Studi di Salerno e in atenei americani.
Tra i suoi volumi: L’impero dei viceré (Il Mulino 2013), Il Regno di Napoli (Morcelliana 2015), Filippo IV (Salerno Editrice 2021), Mezzogiorno moderno. Dai viceregni spagnoli alla fine delle Due Sicilie (Salerno Editrice 2022), La grande illusione. Trent’anni dopo Tangentopoli (Biblion 2022).
Con Neri Pozza sono apparsi Storia della solitudine. Da Aristotele ai social network (2021) e Maria Sofia. L’ultima regina del Sud (2022) …