Presentazione al MANN del Libro: “Dall’Ercole al Corsiero Idee per una ridefinizione scientifica e artistica dell’identità visuale calcistica partenopea”

Presentazione al MANN del Libro: “Dall’Ercole al Corsiero Idee per una ridefinizione scientifica e artistica dell’identità visuale calcistica partenopea”

Mercoledì 22 marzo 2023, alle ore 17:00, al MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli – Piazza Museo, 19 – Napoli – Sala Conferenze – III Piano, sarà presentato il libro di Claudio Roberti e Giuseppe De Salvin dal titolo: “Dall’Ercole al Corsiero. Idee per una ridefinizione scientifica e artistica dell’identità visuale calcistica partenopea”; prefazione di Mimmo Condurro e postfazione di Maurizio Vitiello, la Valle del Tempo Edizioni, 2022. Patrocinio dell’ANS – Campania, RIFLESS / lesociologie.it
Introduce e modera: Mimmo Condurro.
Ne discutono con gli autori: Flora Frate, Luciano Scateni, Antonio Sposito
Guido Trombetti, Maurizio Vitiello.
Con la partecipazione di: Lorenzo Cipollaro, Mario Iaione.

Scheda:
Il calcio è fenomeno di masse e già aveva tali caratteristiche in età industriale nel XIX e XX secolo in forme fortemente crescenti da un secolo all’altro. Con l’avvento della società post-industriale tale tratto ha assunto marcatamente connotati e funzioni di massa. Con la sola presa d’atto di tale caratteristica sappiamo che si tratta di una tematica di portata antropologico culturale, storica, sociologica ed economica.

Il presupposto sopra accennato assume dei connotati di grande rilievo, rispetto al contesto della città di Napoli e della sua area Metropolitana, un territorio ricchissimo di civiltà stratificate. La tematica in sé è giustapposta all’arte in termini semantici e semiotici, i cui emblemi araldici europei e nazionali l’hanno sempre caratterizzata in piazze, città e persino nell’arredamento delle abitazioni private.

In relazione alla città di Napoli e alla sua storia dell’arte, è possibile andare molto oltre l’odierna rappresentazione dello stemma sportivo della squadra di calcio cittadina, paradossalmente povero e sotto-rappresentativo della città, sia in termini culturali, sia in termini di marketing e di merchandising, a fronte di indici, variabili e statistiche emerse dalle fondamenta di questo studio.

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